Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Sulla discarica di Via Piombelli. L’interpellanza presentata al Municipio V Valpolcevera

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Via Piombelli, alluvione del 1970.
I gruppi consiliari di maggioranza del Municipio V Valpolcevera (PD, SEL, Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra) hanno presentato un’interpellanza sullo stato di inquinamento della discarica di Via Piombelli. Dopo anni si silenzi a partire dal 2009 le Amministrazione pubbliche locali (Regione, Comune e Municipio) hanno iniziato a mettere in sicurezza l’area, dopo i primi interventi del 2000 e del 2005, grazie anche alle sollecitazioni dei cittadini preoccupati per la loro salute.
L’interpellanza, di cui pubblichiamo il testo che ripercorre la cronistoria della vicenda, è all’ordine del giorno del prossimo Consiglio del Municipio V Valpolcevera, venerdì 5 aprile 2013 che inizia alle ore 9. In tale occasione si potranno conoscere i dati attuali sullo stato di inquinamento.
Dopo decenni di silenzi, la questione della discarica abusiva di RIFIUTI TOSSICI di via Piombelli è uscita dall’ombra grazie anche all’intervento di cittadini e associazioni (Comitato di Via Piombelli e Casa della Legalità). Personalmente nel 2009 ho sottoscritto e presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica di Genova che ha permesso di fare luce su una vicenda che rischiava di appartenere ormai alla storia. Nonostante la delicatezza e le difficoltà della vicenda le Amministrazioni locali sono state aperte al confronto e alla ricerca di una soluzione come dimostrano gli ultimi interventi soprattutto di chiusura dell’area e di sistemazione di nuovi rilevatori.
La zona limitrofa alla discarica, soprattutto il rio Maltempo, sarà oggetto altresì di un sopralluogo da parte della Presidente Iole Murruni e della Giunta municipale, assieme agli abitanti della zona. Il rivo, che negli anni ’70 ha creato danni enormi durante gli eventi alluvionali, passa sotto un palazzo, prima di continuare il suo percorso attraverso la tombinatura di via Piombelli. La sua forza distruttrice è purtroppo ben nota agli abitanti della zona, da sempre attivi attraverso un dialogo costruttivo con l’Amministrazione.
Image may be NSFW.
Clik here to view.
discarica via piombelli

Oggetto: Interpellanza sulle condizioni della discarica abusiva di rifiuti tossici di Via Piombelli
I sottoscritti Consiglieri dei gruppi Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della Sinistra:
PREMESSO CHE
L’area sita in Via Piombelli, contraddistinto al Catasto Terreni del Comune di Genova con la Sez.4, Foglio All.37B, mappale n. 192, (zona intorno al Rivo Maltempo, sotto il viadotto dell’ autostrada, di circa 5.500 mq), di proprietà privata, è stata oggetto di abbandono abusivo di rifiuti tossici, raccolti in un ingente numero di bidoni, per molti anni, contenenti anche metalli pesanti altamente tossici e materiali vari (amianto, piombo,zinco,Benzene etc) prevalentemente scorie di fonderia;
Suddetta area è stata artificialmente ricavata colmando una depressione naturale con i detriti provenienti dallo scavo delle gallerie della nuova autostrada Genova-Milano, e tombinando il rivo Maltempo;
tale zona, prossima alle abitazioni, a partire probabilmente dagli anni ‘80, è stata utilizzata in modo decisamente improprio e illecito (come sopra descritto),
A partire dalla fine degli anni ‘90 gli Enti competenti, (Comune e Polizia Provinciale che ha sottoposto sotto sequestro il sito), hanno rilevato la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti. Hanno così iniziato ad intimare ai proprietari di provvedere alla rimozione dei rifiuti;
Il primo intervento di bonifica è stato affidato all’ Amiu con DGC 11597 del 9/12/1999. Sono state svolte anche alcune indagini ambientali iniziate formalmente il 30 maggio 2000;
Le operazioni si conclusero ufficialmente il 13 aprile 2001. Le operazioni riguardarono solo la zona sud del sito, di circa 2000 mq. su circa 5500 complessivi;
In quell’ occasione furono rimossi 647 fusti metallici interrati, molti dei quali danneggiati, contenenti rifiuti classificabili come pericolosi (solventi e altro) e amianto.
A seguito di successivo sopralluogo nel 2003 è emerso che un’ ingente quantità di bidoni semiaffioranti era ancora presente;
Il secondo intervento (messa in sicurezza di emergenza), sempre eseguito dall’ AMIU, è stato realizzato tra fine 2004 e inizio 2005 (D.G.C. 861/2004 del 2/9/2004). Le indagini geoelettriche hanno confermato la presenza di fusti sottoterra;
In detta sede sono state anche regimentate le acque ruscellanti provenienti dal pendio. Dalle indagini analitiche eseguite sono stati rilevati livelli elevati di inquinamento da cadmio, zinco, manganese, cobalto, xileni. Un anno di monitoraggio delle acque del Rio sembra che non abbia rilevato variazioni significative tra monte e valle, indice, secondo l’ Amiu, della scarsa mobilità degli inquinanti;
A seguito delle rilevazioni l’Amiu ha provveduto alla movimentazione dei rifiuti superficiali dell’ area, realizzando lo stoccaggio di una parte del materiale inquinato sull’ area di sicurezza, utilizzando appositi fusti plastici di contenimento (zona sud);
In data 14 luglio 2005) a seguito di successivo sopralluogo, da parte degli uffici della Provincia, sono stati rilevati: -il pessimo stato della tombinatura del Rio; -il pessimo stato della recinzione del sito; -lo stato di secca del Rio, in cui è stato prelevato qualche campione di acqua da alcune pozze; -elevate concentrazioni di metalli pesanti nel terreno; -la necessità di nuovi rilevamenti nella zona a monte; – Difficoltà nella bonifica dell’ area per questioni di bilancio finanziario.
La Regione Liguria con Decreto Regione Liguria 3761 del 23/12/2009 ha destinato appositi stanziamenti per la messa in sicurezza e chiusura dell’area;
Con Determinazione Dirigenziale n. 48/2010 del 20/05/10 (esecutiva dal 30/11/10 e già trasmessa con nota del 14/12/10) il Comune di Genova ha affidato incarico ad AMIU SpA per l’esecuzione degli interventi nell’area in oggetto;
Tra Giugno e Settembre 2010 sono stati eseguiti alcuni sopralluoghi (alla presenza anche di personale ARPAL) nel corso dei quali è stata definita l’ubicazione dei punti di controllo (piezometri integrativi, inclinometri) ed è stata valutata la possibilità di utilizzare campionamenti passivi, per il monitoraggio dell’aria, in sostituzione delle centraline con campionamento remoto;
AMIU nello stesso periodo ha anche provveduto ad eseguire i seguenti interventi:
– prove mediante PID e contatore Geiger, dalle quali non sono emerse criticità a carico della qualità dell’aria;
– pulizia dell’area (decespugliamento e diserbo);
– ripristino della recinzione provvisoria – laddove risultata danneggiata – a suo tempo messa in opera in fase di caratterizzazione;
– smaltimento dei fusti gialli e contenitori di plastica che, in fase di caratterizzazione ed in conformità a quanto previsto dal piano a suo tempo approvato, erano stati depositati su area impermeabilizzata appositamente realizzata;
– rimozione e smaltimento di manufatti in amianto nel frattempo rinvenuti all’interno dell’area;
Dal dicembre 2010 sono stati avviati i lavori per la posa della recinzione definitiva (pannelli montati su new-jersey)
Dal primo marzo 2012 sono stati posizionati, tramite trivellamento dell’area dei nuovi piezometri
Una ingente quantità di fusti è ancora sotterrata o semiaffiorante;
Con sentenza del Tribunale penale di Genova n. 3997/05 sono stati assolti i proprietari dell’Area per non aver commesso il fatto dall’imputazione di aver realizzato sul loro terreno una discarica di rifiuti; il giudice penale ha evidenziato che gli elementi raccolti non consentivano di accertare la responsabilità dei proprietari dell’area;.
I contenziosi legali tra proprietari dell’area e Comune di Genova si sono conclusi nel 2010 con sentenza del Consiglio di Stato Sez. V, 16/07/2010, Decisione n. 4614 ha stabilito che la rimozione dei rifiuti non costituisce onere reale a carico del proprietario non responsabile con conseguente obbligo per l’Amministrazione competente di procedere in merito;
VALUTATO CHE
A seguito dei sopracitati interventi:
-E’ stata chiusa l’area della discarica e resa inaccessibile;
-La zona è stata ripulita e sono stati portati via i soli bidoni superficiali;
– Sono state realizzate delle perforazioni per la messa in opera di piezometri integrativi di quelli già esistenti e di inclinometri, finalizzati alle attività di monitoraggio periodico rispettivamente delle acque sotterranee e della stabilità del versante
-Sono attualmente in corso le operazioni di monitoraggio dello stato di inquinamento dell’area, dell’acque e della terra.
INTERPELLANO
La Presidente e la Giunta:
Affinchè vengano reperite le informazioni tecniche aggiornate sullo stato di inquinamento della zona e gli eventuali rischi per la salute degli abitanti.
Vengano vagliate con le autorità competenti le possibilità di una bonifica dell’Area anche a seguito dei risultati emersi dai recenti aggiornamenti”.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Trending Articles