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Channel: Il rio Maltempo – Via Piombelli e oltre
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La lunga estate calda

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trivellaRicordo ancora quella fredda mattina di dicembre del 2010 quando dal viadotto sul rio Maltempo un operaio metalmeccanico disoccupato, padre di tre figli, si è gettato dal ponte suicidandosi. Un’auto era ferma a lato della carreggiata, verso la collina, e dopo un pò se ne è scoperta la ragione.
Il dramma del lavoro che manca che porta alla disperazione più assoluta e l’impossibilità di avere una prospettiva economica dignitosa diventano la causa di gesti estremi contro la vita stessa.
In questa estate troppo calda e densa di annunci sulla crisi economica e sull’impoverimento dei nostri diritti, sempre più strozzati tra ragioni della finanza e non solo, le brutte notizie sono diventate uno stillicidio quotidiano, anche nella nostra Vallata. Salute e strutture sanitarie, lavoro e chiusura delle imprese, grandi opere e proprietà, sono i temi che accompagnano lo scorrere quotidiano delle ore e delle informazioni snocciolate da giornali e dalla tv.
La Valpolcevera, purtroppo vive tutte queste realtà: dalla crisi economica che porta alla chiusura delle aziende, all’impoverimento delle strutture sanitarie, all’impatto delle infrastrutture, al dilagare delle case da gioco portatrici di rischi non solo per l’ordine pubblico ma più in generale per la salute “sociale” della Vallata.
Il 18 luglio il Municipio V Valpolcevera ha approvato all’unanimità tre mozioni: una sulle strutture sanitarie, una sulla crisi della centrale del latte e una sulle sale gioco. La convergenza di intenti su temi fondamentali quali il lavoro, la salute e la volontà di preservare la dignità di un territorio che ha delle particolarità e delle sofferenze non riscontrabili in altri municipi, è stato un risultato significativo. Dare delle risposte è necessario seppur nei limiti delle competenze e delle risorse. Dare delle risposte alle domande, in generale, è il compito della politica e delle istituzioni, anche quando queste risposte, che devono tenere conto di una visione ampia e complessiva dei problemi, non sono semplici.
Non è un periodo facile per amministrare nelle attuali realtà municipali, con poche competenze e strumenti esigui, senza fondi e informazioni talvolta frammentarie, ma la politica, che per me non è una professione ma una “giovane” passione e soprattutto un impegno, deve adoperarsi a tutti i livelli per dare anche delle speranze e delle prospettive dignitose in particolar modo alle future generazioni, ai nostri figli!
Non ricordo il nome di quel metalmeccanico che si è gettato dal viadotto sul Rio Maltempo, sopra via Piombelli, ma rivedo e rivivo con chiarezza il vuoto che ho provato nell’apprendere la notizia, e ho pensato soprattutto a quei tre bambini senza più un padre e risposte.


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